Un viaggio fatto nel paese “pacifico” per scelta, il Costa Rica, infatti non ha esercito ne forze armate. Famoso per essere tra l’oceano atlantico e l’oceano pacifico un paradiso naturalistico costellato di vulcani attivi, foreste pluviali e spiagge tropicali. Un paradiso anche per i pensionati che possono acquistare una casa in uno dei tanti residence vicino al mare, protetti da recinzioni videosorvegliate e vigilanza attiva all’interno e all’esterno del comprensorio. Un bel volo Iberia da Roma a Madrid e da Madrid a San Josè. Acquistata la sim per poter navigare in internet senza problemi usciamo dall’aeroporto dove ci aspetta un nostro amico, Rodolfo, che vive in quel paese ormai da diversi anni che ci ha fatto da cicerone per la nostra visita della capitale. Cena in famiglia e nei giorni successivi visita della città con la fortuna di poter assistere alla sfilata del carnevale caraibico. Rudy poi ci ha anche indicato le cose da vedere e visitare.
Preso il nostro 4X4 siamo andati verso sud per poter ammirare e visitare il parco naturalistico Manuel Antonio. Sebbene il Parco Nazionale Manuel Antonio sia il più piccolo parco nazionale della Costa Rica, la diversità della fauna selvatica nei suoi 6,83 km quadrati non ha eguali:
109 specie di mammiferi e 184 specie di uccelli, (il bradipo tridattilo dalla gola marrone e il bradipo con due dita di Hoffmann sono le caratteristiche principali, come lo sono la scimmia urlatrice, la scimmia scoiattolo centroamericana e la scimmia cappuccino dalla testa bianca.
Iguana dalla coda spinosa nera, iguana verde, basilisco comune, coati dal naso bianco e molte specie di serpenti e pipistrelli sono comuni nel parco.Incluso nelle 184 specie di uccelli ci sono tucani, picchi, potoo, motmot, tanaghe, avvoltoi, pappagalli e falchi.
Abbiamo trascorso a passeggiare nel suo bellissimo ambiente una giornata, per scoprire la variopinta e numerosa fauna e una flora rigogliosa, abbiamo avuto la fortuna di incontrare scimmie cappuccino, scimmie urlatrici, bradipi, iguane, pellicani e tanti altri animali in un ambiente selvaggio e ricchissimo di flora spettacolare
Ci siamo poi diretti verso nord per trascorrere un paio di giorni nei dintorni della foresta nebulosa dove è possibile incontrare diverse specie animali camminando in un fittissimo sottobosco, incontrando una fauna spettacolare, il nome nublosa viene dal fatto che è una foresta pluviale quasi sempre avvolta da nuvole basse.
Abbiamo anche visitato il parco Selvatura un’ampia area dove si può camminare a lungo che offre diverse possibilità di divertimento da quelle più adrenaliniche tipo la Zip Line con diverse soluzioni come seduti, in coppia e appesi alla Superman , i ponti sospesi, un adventure park con salite e discese tra gli alberi. Siamo anche stati in grado di vedere decine di colibrì che venivano a nutrirsi in un’area a loro dedicata. un paio d’ore a passeggiare in una serra per l’allevamento delle farfalle circondati da queste meravigliose creature che ci volavano intorno, riempiendo i nostri occhi di colori e gioia
Poi via verso le spiagge della costa Pacifica, lungo strade asfaltate e non, con improvvisi guadi di piccoli corsi d’acqua affrontati in serenità dal nostro 4X4.
Una sosta di un paio di giorni alla playa di Brasilito famosa per la sua spiaggia lunga e sabbiosa ad osservare i pellicani tuffarsi in mare per pescare, pescatori locali con decine di canne, turisti alla ricerca dell’abbronzatura e tramonti stupendi.
Abbiamo scelto di dormire in un bed and breakfast a poche centinaia di metri dalla spiaggia che era veramente fuori dall’ordinario, il Quinta Esencia con un’atmosfera leggermente hippie ma molto confortevole e attento alle necessità degli ospiti.
Poi ci siamo diretti verso sud per fermarci vicino alla spiaggia di Sàmara dove ci siamo rilassati un paio di giorni passeggiando lungo il bagnasciuga assolato, godendo di stupendi tramonti.
Ultima tappa prima di rientrare a San Josè è stata l’area intorno al vulcano Arenal con le sue strutture termali e il suo tipico cono sulle pendici del quale è possibile fare brevi passeggiate ed escursioni.
Dal nostro albergo, una struttura orizzontale con bungalows attrezzati sparsi in un’area discretamente grande, con grandi aiuole e cespugli fioriti e più precisamente dal nostro patio si poteva vedere la sua sommità quasi sempre nascosta da pesanti nuvole.
Abbiamo quindi potuto fare diverse passeggiate nei boschi nei dintorni ed un giorno lo abbiamo dedicato ad una bella e lunga escursione sui sentieri che sono alle pendici del vulcano e che permettono di salire verso la sommità (cosa che noi ci siamo guardati bene dal fare)
Una escursione che ci ha davvero entusiasmato è stata quella per raggiunger il rio celeste famoso fiume che prende il nome dal colore delle sue acque dal fatto che le acque trasparenti di due fiumi, il Rio Buenavista e il Quebrada Agria, quando si incontrano cambiano il ph e l’inacidimento aggrega un composto di alluminio e silicio, contenuto nel Rio Buenavista ed in presenza dell’ossigeno fa assumere all’acqua una colorazione turchese. Un percorso non proprio facile su sentieri fangosi e impervi, nei cespugli, tra i primi incontri, unserpente arrotolato (che ci hanno fatto notare essere velenoso) e poi fiori, alberi, uccelli e il bellissimo Rio Celeste.
Volo di rientro Iberia in due tratte:San Josè-Madrid, Madrid-Roma e siamo tonati a casa.