Ci incamminiamo presto dal bellissimo Ndzuti per raggiungere la nostra prossima meta, il Bongani Mountain Resort. Dopo circa tre ore abbondanti di cammino arriviamo in un paesino, piccolo e povero e il TomTom ci dice ad un certo punto che dobbiamo girare a destra… Ma dove dovremmo girare non c’è quasi nulla se non una piccola e stretta striscia di sabbia che si inoltra su per un pendio.

Decidiamo di investigare meglio ma sembra che ancora una volta TomTom abbia ragione… Saliamo lungo una strada che definire sterrata sarebbe come dare un 5 stelle Michelin alla pizzeria/kebab sotto casa.

Dopo pochi Km troviamo un cancello in ferro abbattuto di lato e da un gabbiotto esce un losco figuro che ci chiede lumi su dove stiamo andando. Dopo aver confabulato per un po’ alla radio ci indica una stradina e ci dice che dopo circa 7 – 8 km arriveremo al Resort.

Ci inerpichiamo tra dossi, sassi, curve, salite e discese che sembrano non finire, solo quando TomTom dice che mancano 500 metri cominciamo a intravedere qualcosa della struttura, tetti di paglia e strutture portanti in legno, il resort è così ben integrato nella natura che lo si vede solo quando si cammina lungo i vialetti che uniscono i singoli chalet.

Dopo un welcome tranquillo e riservato ci accompagnano nel nostro bungalow con letto a tre piazze ( ideale per dormirci con il nipotino in mezzo…) doccia interna ed esterna e vasca a fianco del letto.

Andiamo a mangiare perché alle tre del pomeriggio partirà il nostro primo safari. Ci rilassiamo un pochino e poi giù al parcheggio dove ci aspetta una Toyota con 9 posti belli alti e il nostro accompagnatore, guida, autista e cicerone Simeon, una vera forza della natura scopriremo in seguito.


Partiamo percorrendo i sentieri sconnessi che si estendono nell’enorme parco che circonda il resort. Tre ore di assoluto sballottamento alla ricerca degli animali che si conclude con Simeon che lascia la strada (si fa per dire) ed imbocca un campo dove abbattendo cespugli e alberelli ci porta ad incontrare una mandria di elefanti che mangiando mangiando si stavano spostando lungo un canalone.

Rientriamo per farci una doccia e per la cena e scopriamo che dopo il tramonto è vietato muoversi da soli all’interno del resort perché non è protetto da alcun recinto protettivo e conseguentemente gli animali gironzolano indisturbati. Pertanto chiamiamo la reception per farci venire a prendere ed andare a cena.

il bongani mountain lodge